Le Elezioni

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2018/05/10

Alla fine ho realizzato, le elezioni le hanno vinte la Lega e i grillini. Non ci volevo credere. Da una parte, persone che in nome della lotta all'immigrazione sarebbero disposte a regalare stipendi ai meridionali (i nemici storici), dall'altra gente che se gli dici bianco ti applaude, e se fai nero ti dà ragione comunque (questa è la vera capitalizzazione della campagna elettorale, un gruppo di elettori che ti dà ragione indipendentemente da quello che fai, privi, se non nelle singolarità, di spirito critico).
Certamente, le elezioni sono state perse dal Partito Democratico: ha pesato, secondo me, in primis, la mancata percezione della seppur piccola ripresa economica. Come secondo elemento, ci metterei la continua denigrazione del PD da parte della sinistra "vera", che da veri "raccattati" hanno deciso che il governo Renzi prima, Gentiloni poi, era da mettere sullo stesso piano di un esecutivo di destra quasi estrema: in questo modo, attaccati su tutti i fronti, i piddini sono stati fatti passare, anche ai propri elettori, come ladri e delinquenti. E' vero anche che il successo leghista si è basato sulle vicende dell'immigrazione, e qui ha pesato senza dubbio il tardivo arrivo di Minniti agli interni: il problema c'era, e negarlo è sembrata una presa in giro (un altro motivo contro la sinistra).
Ah, notare, oramai per sinistra intendo i partiti della sinistra "verissima", non il PD: purtroppo, se il PD ha perso alcuni valori della sinistra, la sinistra attuale ha perso il contatto della realtà, in ogni caso (ma non me ne importa niente del suo disastroso risultato elettorale), dopo tutto parliamo di un partito creato da fan di D'Alema e di un altro dove la leader prende a modello il Venezuela.
Terzo motivo della vittoria: fa sempre meglio credere a impossibili cose belle che alla dura realtà: in altre parole, come i ciarlatani riescono a truffare i malati senza speranza, che non aspettano altro che qualcuno gli dica certe cose, così l'elettore ama il politico che gli predice un futuro radioso senza sacrifici: in questo l'ignoranza degli italiani era prevedibile, e insomma, è passato un brutto periodo di crisi, ne arriverà uno assai peggiore.
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