Alcune Leggende Su Mussolini

Via via che passa il tempo, nascono sempre più leggende su Mussolini. Tra un pò diranno che ha guarito i malati con l'imposizione delle mani.

  1. Mussolini non ha creato le pensioni, la previdenza sociale nasce nel 1898 con la fondazione della "Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai", all'epoca Mussolini aveva 15 anni. Nel 1933 venne rinominata INPS. La pensione sociale viene introdotta solo nel 1969, Mussolini in quella data è morto da 24 anni.

  2. Mussolini non ha istituito la cassa integrazione, La Cassa Integrazione Guadagni, nella sua struttura è stata costituita solo il 12 agosto 1947 con DLPSC numero 869, misura finalizzata al sostegno dei lavoratori dipendenti da aziende che durante la guerra erano state colpite e non erano in grado di riprendere normalmente l’attività.

  3. Mussolini non ha istituito l'indennità di malattia, L’indennità di malattia è stata istituita con decreto legislativo del Capo provvisorio dello stato nr.435 del 13 maggio 1947. Nel 1968 viene estesa a tutti i lavoratori, anche coloro che dipendevano da imprese private. E nel 1978, con Legge 23 dicembre 1978, nr. 883, veniva estesa, oltre che l’indennità retributiva in caso di malattia, anche il diritto all’assistenza medica con la costituzione del Servizio Sanitario Nazionale.

  4. Mussolini non istituì la tredicesima mensilità per tutti. venne istituita soltanto per i lavoratori dell'industri pesante e soltanto DOPO la caduta del fascismo che le mensilità aggiuntive come noi le conosciamo divennero appannaggio di tutti i lavoratori e non solo di pochi fortunati, rispettivamente con l’accordo interconfederale per l’industria del 27 ottobre 1946 e per tutti i lavoratori dipendenti a decorrere dal D.P.R. 28 luglio 1960 n. 1070: testi, evidentemente, di molto successivi alla morte di Mussolini.

  5. Mussolini non diede il voto alle donne, le donne erano ammesse alle votazioni solo per piccoli referendum locali mentre erano escluse al voto per le elezioni politiche. La prima volta che le donne furono ammesse al voto fu al referendum del 1946.

  6. Con Mussolini i treni non erano puntuali, il giornalista George Seldes nel 1936 commentò: "E' vero la maggioranza degli espressi su cui salgono i turisti stranieri sono in genere in orario, ma sulle linee minori i ritardi sono frequenti". L'inglese Elisabeth Wiskemann. sempre nel 1936: "Ho preso molte volte il treno e spesso sono arrivata in ritardo". Lo storico Denis Mack Smith sostenne che la puntualità dei treni durante il periodo fascista è uno dei "miti accettati del fascismo", ma in effetti tra le due guerre l' Italia possedeva una rete ferroviaria inadeguata e arretrata.